“Sono arrivati calciatori importanti, quelli che lui voleva”, ha dichiarato il presidente del Toro.
A pochi giorni dalla fine della sessione estiva di scambi, il tecnico del Torino Ivan Juric aveva lanciato l’allarme – quello che oggi il suo presidente ha definito “un grido di dolore” -: non si aspettava una politica di austerity sul calciomercato. Successivamente, il patron granata ha fatto gli sfrozi necessari per accontentare il suo allenatore. Al punto tale che oggi Cairo, intervenuto al Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, può in qualche modo rivendicare l’impegno economico profuso per il suo club.
“Juric è un allenatore molto bravo, avere preso lui non è stata certo una scelta da austerity. Sei giorni prima della chiusura del mercato ha voluto dare la sua opinione, fare il suo grido di dolore, lo rispetto molto. Ma mi stavo già guardando intorno, tanto che poi sono arrivati calciatori importanti, quelli che lui voleva”, ha esordito il patron.
“Per il calcio è la crisi peggiore degli ultimi 30 anni. Le società hanno perso il 30% dei ricavi mentre i costi sono rimasti invariati. L’obiettivo per questo campionato? Non lo dico, è un anno di passaggio, di transizione ma sarà diverso dagli ultimi due”, ha assicurato Cairo.