Fiorentina: bene, ma non benissimo. Da una parte c’è lo scontento per il calciomercato estivo, soprattutto da parte dei tifosi (e un po’ anche di Paulo Sousa); dall’altra la notizia che le casse viola non fossero poi così tanto rigogliose.
Il direttore generale dell’area tecnica, Pantaleo Corvino, dopo i commenti sull’ultimo acquisto gigliato, è sbottato: “Se qualcuno non conosce Olivera è un problema suo. Noi non facciamo le cose così tanto per fare e la qualità di un giocatore non si misura da quanto viene pagato. Magari per un anno o due sarò ricordato come il Corvino che porta pippe, ma anche se i giocatori arrivati quest’estate non sono fenomeni sono sicuro che potranno ravvivare la piazza nei prossimi anni”.
D’altronde la Fiorentina non poteva certo permettersi di spendere valanghe di milioni, anzi. A sentire Corvino le finanze viola non erano tanto floride: “Avevamo uno squilibrio tecnico e uno squilibrio finanziario da risanare. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di mantenere la rosa dei titolari e abbiamo inserito delle alternative funzionali, soprattutto per il futuro. La cessione di Alonso, a quelle condizioni, era inevitabile”.
E nonostante quasi tutti i big siano stati trattenuti, Marcos Alonso si è accasato al Chelsea di Antonio Conte: “A quelle condizioni né noi né il ragazzo potevamo rifiutare”, ha concluso Corvino.