Paratici ha parlato dell’infortunio muscolare occorso a Cristiano Ronaldo spaziando poi sulla figura del portoghese.
Nelle ultime ore ha tenuto banco, in casa Juve, la questione legata all’infortunio di Cristiano Ronaldo. Il campione lusitano ha dovuto rinunciare alla trasferta di Bergamo per un fastidio ai flessori: c’erano dei dubbi su come avesse reagito la dirigenza juventina – e qualche tifoso bianconero – allo stop del portoghese. Il CFO della Juventus Fabio Paratici ha fatto chiarezza con un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport poco prima del calcio d’inizio di Atalanta-Juventus.
“Ronaldo ha giocato tantissime partite, tra l’altro doveva fare una gestione diversa anche nelle tre della Nazionale, poi ha dovuto giocare perchè il Portogallo doveva vincere anche la terza partita di qualificazione, per qualificarsi ai mondiali. Si è allenato anche questa settimana, ieri si sentiva un po’ carico ai flessori, quindi il fatto di metterlo a rischio per una partita rispetto alle prossime che andremo a giocare, di comune accordo si è deciso che fosse la cosa migliore che stesse a riposo”, ha esordito Paratici, il quale dopo ha parlato a tutto tondo della figura del suo calciatore.
“La settimana scorsa ho detto che dobbiamo essere tutti molto responsabili in quello che faremo, anzi da quello che abbiamo iniziato a fare da un anno a questa parte perchè siamo in un momento di grande incertezza. Per quanto riguarda Cristiano credo che sia non solo un calciatore, non solo un atleta, non solo uno sportivo, ma sia un personaggio a tutto tondo, di più alto livello, di più alto lignaggio, e credo che il suo salario comprenda tante cose che vanno al di à di quello che è solo esclusivamente le reti che fa, come gioca, ma soprattutto per quello che rappresenta per un club che lo tessera, per milioni e milioni di tifosi. Credo ci siano ricerche che dicono che è la persona più conosciuta nel mondo. Da questo ne conseguono tutta una serie di considerazioni, quindi è un discorso a parte, come per pochi personaggi pubblici, non solo sportivi, che ci sono…io li chiamo personaggi planetari, che vanno al di fuori di una logica di calcio, di sport, diciamo che stiamo parlando di cose a tutto tondo”, ha concluso il dirigente.