Daniele Pradè, ds della Fiorentina, ha risposto ai tifosi che hanno affisso striscioni del tipo: “Tic tac, tic tac, tempo scaduto. Valutiamo da ‘clienti’, mercato da pezzenti”.
“Non riesco a capire perchè ci sia questa ipercriticità nei confronti di questa società. La proprietaà ha dimostrato nel tempo quello che ha fatto, nel calcio di oggi fatto da tycoon o situazioni diverse dalla nostra proprieta, la nostra ha investito 320 milioni di euro in questi anni, una cifra importantissima. Abbiamo vinto poco ma ricordiamo quello che abbiamo fatto. La nostra deve essere sempre una squadra competitiva e questa secondo me è una squadra ipercompetitiva”.
“Questa società programma e lo dimostriamo. Noi pensiamo di aver rinforzato la squadra. Non c’è da parte della proprietà la minima volontà di rientrare economicamente dagli investimenti fatti. Vogliamo fare le cose con programmazione e serietà. In queste stagioni in cui sono stato qui abbiamo fatto annate importanti, siamo spesso arrivati davanti alle milanesi, alla Lazio e l’anno scorso davanti al Napoli. Sento troppo scetticismo rispetto a quello che abbiamo costruito. Avevamo fatto una programmazione diversa sul mercato, a esempio pensavamo di vendere Mario Gomez e invece lo abbiamo ceduto solo in prestito, ma abbiamo un’onesta intellettuale per fare al meglio con questa società”.
Immancabile un commento sulla telenovela Salah, uno dei protagonisti “virtuali” del mercato della Fiorentina: “Nessuno di noi poteva immaginare quello che aveva in testa Salah – ha detto Pradè – Noi avremmo potuto riscattarlo non prima di gennaio 2016, e l’accordo prevedeva un prestito di 18 mesi. La Fifa ha concesso solo un transfer provvisorio, ma si pronuncerà definitivamente entro dicembre. Ne riparleremo”.
In serata, poi, alla protesta si è unito via social Ramy Abbas, agente del neo-romanista: “Hmmm” le poche lettere twittate da Abbas, con lo sfondo dello striscione dei tifosi. Una risposta implicita, ma neppure troppo, alle parole del d.s. viola sul futuro dell’egiziano.