Rudi Garcia commenta affranto il ko casalingo contro l’Atalanta, che segue alla batosta di Barcellona. La Roma invece di risollevarsi è crollata: “C’è poco da salvare, non abbiamo avuto un atteggiamento di conquista e commesso molti errori. Dobbiamo stare zitti e lavorare. Siamo tutti delusi, siamo tutti responsabili”, le sue parole a Premium Sport.
“Se ritroviamo le assenze saremo più forti, ma non è un alibi: sono un combattente e non mi arrendo. L’allenatore è il capro espiatorio ma ora devo vincere. Sconfitta conseguenza di Barcellona? Non credo, non avevamo gambe. Errore su gol di Gomez? Sono io il responsabile: Digne ha fatto la scelta giusta all’inizio, poi non deve perdere la palla, la può buttare fuori”.
L’allenatore francese non si sente a rischio: “E’ una brutta settimana, ma abbiamo il dovere di rialzarci. Non mollo, sono combattivo. Ci vuole anche la rabbia per tornare a vincere. Io mi prendo le mie responsabilità”.
“Il cielo blu è dietro le nuvole – azzarda Garcia -. L’importante è che la squadra resti unita. Ho fiducia in questo gruppo. Dobbiamo stare zitti e lavorare con un umiltà. Siamo comunque a novanta minuti dalla qualificazione. Oggi abbiamo fatto un passo indietro. Volevamo il primo posto ma non ci siamo riusciti. La negatività non serve a nulla”.
Poi risponde all’ex dg dell’Atalanta Marino, che lo considera “disastroso”: “Preferisco non commentare”.