“Le 4 cordate per il Pisa? Ringrazio Abodi, ma non tifo per nessuno, dopo l’esperienza con Dana non rispondo più al telefono a numeri che non conosco”.
Queste le parole del tecnico del Pisa Gennaro Gattuso rilasciate ai microfoni della trasmissione televisiva La Partita Perfetta, in onda ogni lunedì alle 21 su Sportitalia.
“Come vivo questo momento complicato? Devo ringraziare i ragazzi, è un gruppo eccezionale. Le problematiche ci sono, vi lascio immaginare come si può lavorare senza nessun punto di riferimento. Qualcosa deve cambiare – continua l’ex centrocampista del Milan – è vero che la famiglia Petroni è ancora proprietaria, ma in realtà non c’è nessuno. Devo ringraziare Abodi che sta cercando la soluzione a questo problema che non è da sottovalutare. Non voglio negarmi a nessuno, ma adesso il mio desiderio è portare avanti questa squadra e rimanere in Serie B. Se oggi sono qui è per la piazza e per queste ragazzi che ce la mettono tutta ogni giorno”. L’allenatore calabrese si è poi soffermato sul momento del Milan: “Finalmente dopo qualche anno la squadra è composta da tanti giovani. Quando si lavora con i giovani è normale lasciare per strada qualcosa. Si vede la mano di Montella e il progetto è molto chiaro. Nazionale? Dopo Conte, Ventura deve essere bravo a ricreare entusiasmo. Balotelli? Nel calcio non basta essere solo un buon giocatore. Mario sa di aver sbagliato tanto con i suoi comportamenti sia in nazionale che nelle squadre di club. Ci sono delle regole da rispettare e spesso è un gruppo coeso che ti fa raggiungere obiettivi importanti e non il singolo. Allenare in Serie A? Io devo fare un mio percorso e crescere. E’ un mestiere complesso fare l’allenatore e non basta essere un ex calciatore. Serve la capacità farsi capire e avere le idee chiare, a me piace e lo faccio con grande passione. Se arriverà una chiamata da una società di Serie A affronterò l’esperienza senza alcuna paura”, ha concluso.