Il Milan pensa al dopo Mihajlovic

Seedorf, Inzaghi e ora Mihajlovic. Nuovo déjà-vu in casa Milan: i risultati stentano ad arrivare, tra la proprietà e la guida tecnica dei rossoneri affiorano nervosismi e incomprensioni, i giocatori non reagiscono agli stimoli dell’allenatore e arrivano le prime bordate da parte della presidenza.
 
Silvio Berlusconi ha parlato di una “squadra non affiatata”, una sorta di epitaffio per lo slavo, e ha perso la fiducia nei confronti dell’allenatore serbo anche per alcune sue uscite davanti alla tv.
 
Sempre più solo, l’ex tecnico della Sampdoria si gioca la panchina proprio contro i blucerchiati in Coppa Italia, e poi nel weekend contro il Frosinone.
 
Ma a Casa Milan si sta già pensando a un post Mihajlovic. Tra le ipotesi in campo ancora il tandem Brocchi-Lippi, con l’ex ct a fare da chioccia all’attuale allenatore della Primavera, poi Antonio Conte, che però è concentrato sugli Europei di Francia, e due big senza panchina: Cesare Prandelli e Luciano Spalletti. Berlusconi vuole una sterzata che rimetta in carreggiata la squadra: l’obiettivo minimo resta la qualificazione in Europa League.

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