Il Milan sceglie: Montella o Pellegrini

Il futuro societario può attendere, quello tecnico no. Il Milan non può perdere tempo, il futuro è già oggi se l’obiettivo è tornare davvero competitivi nella prossima stagione e puntare quantomeno a entrare in zona Champions, se non a interrompere il dominio italiano della Juventus. Così questa sarà una settimana decisiva per disegnare gli scenari futuri.
 
Da una parte Berlusconi è pronto a firmare l’esclusiva per la cessione del 70% delle quote alla cordata cinese, dalla composizione ancora non ufficiale, che in tempi brevi vorrà mettere le mani sulla totalità del club, ma il patron sembra voler rinunciare alla penale, segnale dei dubbi lancinanti sulla possibilità di mettere fine all’epopea lunga 30 anni.
 
Si profilano tempi medio-lunghi, mentre non possono esserci ulteriori rinvii per la scelta dell’allenatore. Cristian Brocchi non sembra avere chances di restare a prescindere dall’esito della finale di Coppa Italia, il nuovo mister sarà scelto sempre in base al vecchio must “il gioco prima di tutto”.
 
Ecco allora profilarsi un testa a testa tra Vincenzo Montella e Manuel Pellegrini: la via italiana, garantita da un tecnico emergente e fautore del possesso palla, stimato da Berlusconi e già un anno fa vicino a sostituire Inzaghi, o l’esperto manager cileno, che lascerà il Manchester City a Guardiola e che ha il physique du role (eleganza e fair play) caro al presidente.
 
Pellegrini ha già aperto alla possibilità di allenare in Italia e sarà “visionato” da Adriano Galliani durante la semifinale Champions contro il Real Madrid. Il ballottaggio è partito.

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