Pomeriggio da giocatore della Juventus e tarda serata da milanista. Questa la clamorosa evoluzione che ha vissuto Gonzalo Higuain, che ha detto addio ai colori bianconeri appena due anni dopo il clamoroso trasferimento dal Napoli. La trattativa con il Milan, in piedi ormai da giorni, ha vissuto una clamorosa accelerazione nel primo giorno della terzultima settimana di mercato. Giorno che era iniziato con il ritorno in Italia del Pipita dopo le vacanze post-Mondiali per effettuare le visite mediche con la Juventus. Il tempo di stringere la mano a Cristiano Ronaldo, colui che lo sostituirà al centro dell’attacco bianconero, poi la testa dell’argentino è andata al doppio incontro che si è svolto tra pomeriggio e serata. Prima tra il fratello-agente Nicolas e la dirigenza juventina, poi tra lo stesso e Leonardo, responsabile del mercato del Milan.
Interlocutorio il primo vertice, utile solo per sentirsi dire di non essere più nei piani della società campione d’Italia, intenso il secondo, durante il quale Leonardo ha eroso i dubbi che albergavano nelle menti dei fratelli Higuain. In poche ore è allora svanita la perplessità di Gonzalo riguardo alla formula del trasferimento, prestito oneroso con diritto di riscatto, e pure all’ingaggio da 7,5 milioni, che verrà spalmato su una stagione in più. Così dopo le 23 Leonardo e Nicolas sono entrati a Casa Milan per siglare i dettagli del contratto che legherà il Pipita al Milan per quattro anni. La Juventus incassa 20 milioni per il prestito in attesa dei 35 per il riscatto, ma i negoziati con i rossoneri non sono finiti. Alle viste c’è infatti lo scambio, che dovrebbe essere alla pari, tra Leonardo Bonucci e Mattia Caldara.