Il Papu Gomez non si arrende
Il Papu Gomez ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Sportiva. L’argentino è tornato ad allenarsi con il Renate dopo aver scontato la squalifica per doping: “Il peggio è passato, alllenarmi un anno da solo è stato molto duro a livello mentale più che fisico: adesso mi sto godendo questo periodo in cui posso tornare ad allenarmi con una squadra, con un gruppo di ragazzi straordinari, mi stanno aiutando a tornare in forma”.
L’ex Atalanta non ha alcuna intenzione di arrendersi: “La mia testa è più al mercato estivo, penso a trovare una soluzione per luglio così da poter fare il ritiro pre-campionato e cercare di tornare in campo a settembre: l’idea è di tornare ad alti livelli ho ancora tanto da dare”.
“Con il Catania non ho mai avuto la possibilità di parlare con nessuno, sono ripartiti dal basso e stanno cercando di risalire, vediamo cosa mi riserva il futuro. Cosa chiedo al futuro? Tranquillità. Di tornare a divertirmi, ad amare il calcio giocato. Dopo quello che mi è successo mi sono allontanato un po’ dal calcio per non cominciare ad odiarlo, non riuscivo a guardare le partite perché mi faceva male. Ora che sono tornato ad allenarmi mi sembra di essere tornato bambino, ho quella voglia di esordire, è come aver ricominciato tutto da capo”.
“Se mi sono sentito abbandonato? Sì, purtroppo in questo mondo è così quando sei al top ti chiamano tutti quando non servi più non ti cerca nessuno. Ho 36 anni conosco il calcio ormai, lavoro in silenzio senza aspettarmi niente da nessuno, credo molto in me e vado per la mia strada”.
Sulla Dea: “È bella. Contro il Real ho visto la solita squadra che cerca di essere padrona della partita, poi ovviamente parliamo del Real quelle sono squadre che ti fanno male alla minima occasione, però ho visto una Dea forte e non mi stupisce che abbia lottato fino alla fine per vincere contro i Blancos. Anche nel mio ciclo avremmo potuto vincere un trofeo – la Coppa Italia – negli ultimi anni hanno trovato giocatori giusti per il calcio di Gasperini, Io penso che la differenza la stia facendo aver trovato la difesa giusta: giocatori come Ederson, Hien e Kolasinac fanno la differenza. Oggi c’è una rosa ampia di 15-16 titolari, ai nostri tempi eravamo più contati, io con Ilicic eravamo un po’ i leader.
“Scudetto? Per me l’Atalanta oggi è nelle prime 3, se la giocherà se continua con questa forza fisica e tecnica, poi ci sta un calo spendendo energie su tutti i fronti ma ha una rosa ampia, può arrivare in alto e lottare per lo scudetto” ha concluso il Papu.