Infuria in casa Milan il caso Gustavo Gomez. Il difensore paraguaiano, che in rossonero non gioca, vuole andare a tutti i costi al Boca Juniors, ma il Diavolo chiede almeno 7 milioni di euro, troppo per gli argentini.
L’agente del giocatore, Paraja, si è sfogato ai microfoni di Tuttosport: “Lo scontro con Mirabelli? Di quello che sia successo in sede, preferisco non parlare. Ma vi garantisco che il Milan sta attraversando un momento di grande confusione. E mi auguro che quanto prima il Milan venga rappresentato di nuovo da personaggi all’altezza. Se prendi un giocatore di terza o di quarta categoria, e lo metti in Serie A, poi non puoi stupirti se fai brutta figura. Se non hai il livello intellettuale e professionale per dirigere un grande club, e te lo mettono in mano lo stesso, i risultati non sono buoni”.
“Ormai, nel mondo del calcio, tutti i dirigenti, gli allenatori, i giocatori ridono della situazione che si è venuta a creare al Milan. Noi siamo stati trattati malissimo. I dirigenti del Boca Juniors sono arrivati da Buenos Aires, hanno portato una maglia in regalo e in cambio non hanno ricevuto nemmeno un caffè. Questo è stato l’inizio, immaginatevi com’è finita la riunione. Quando ci siamo ritrovati insieme in ascensore, quelli del Boca non volevano credere a quanto era successo: hanno offerto prima 5 e poi 6 milioni per Gustavo Gómez, era un affare anche per il bilancio. Nemmeno nella Serie C argentina si comportano in questo modo. La stessa cosa era successa 6 mesi fa quando sono venuto con i dirigenti del Fenerbahçe presentando un’offerta concreta. E’ tutto improvvisato: il Milan non ha nemmeno accettato di negoziare”.
“Non so adesso cosa succederà, non credo di avere altre possibilità. Ma magari arriva un altro procuratore, che gli porta un’altra offerta, magari un mediatore a loro più vicino, e può anche essere che lo vendano. Ma non con me. Non gioca mai, non ha alcuna possibilità di essere utilizzato. Ma il Milan oggi è questo. E tutti lo sanno”.