Due sconfitte e un’amara dose di di delusione hanno accompagnato l’avvio di stagione della Juventus. Con il mercato alle spalle, resta il tempo da dedicare alle riflessioni, ai rimorsi e ai rimpianti.
E’ stata l’estate degli addii: Pirlo, Tevez e Vidal hanno salutato Torino per volare verso altri lidi, più o meno prestigiosi. La Juve ha investito, ma ha dato prova di un’inedita ritrosia sul mercato, come conferma il tira e molla per Draxler, finito al Wolfsburg.
Tuttavia, non tutti i mali vengono per nuocere. Così, si potrebbe sintetizzare la morale del mercato estivo della Juventus, che ha fatto storcere il naso a qualcuno al momento degli affari salienti. Le cessioni di Arturo Vidal e di Kingsley Coman al Bayern Monaco, che hanno fruttato circa 58 milioni complessivi (riscatto del francese permettendo), hanno riaperto l’asse Monaco-Torino.
Se poi si tiene conto dell’ingresso di Andrea Agnelli e del club nel comitato esecutivo dell’ECA, di cui il presidente del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, è a capo, bianconeri e bavaresi si riscoprono amici il mercato non può che risentirne.
L’anno prossimo potrebbe toccare a Mehdi Benatia, infatti, essere al centro delle trattative tra i due club. Il marocchino farebbe il percorso inverso, volando a Torino e riabbracciando la Serie A. Il difensore ha fatto sapere di voler cambiare aria ed è stato a un passo dall’Inter, prima che Guardiola si opponesse alla cessione.
L’arrivo dell’ex Roma alla corte di Allegri risolverebbe in un sol colpo i bisogni del tecnico: trovare un erede degno di Barzagli e, contestualmente, favorire un inserimento graduale di Rugani. D’altronde, tra Juve e Bayern siamo solo all’inizio.
