L’agente dell’attaccante della Lazio Keita, Calenda, ha confermato la rottura definitiva tra il club bianconceleste e il suo assistito, che ha disertato l’allenamento e la cena organizzata per festeggiare la vittoria in Supercoppa.
“Il ragazzo è esasperato per una serie di comportamenti del club e non è più disposto a sopportare – le parole del procuratore alla Gazzetta dello Sport -. Sono arrivate anche le scritte offensive sui muri a Formello, evidentemente alimentate dalle dichiarazioni fuorvianti con le quali la Lazio sta gestendo la vicenda. L’anno scorso pur giocando poco ha realizzato 16 gol. Ha 22 anni, l’età giusta per cominciare a raccogliere i primi frutti del suo talento e del suo impegno”.
”Dopo la stagione con Pioli, aveva chiesto di essere ceduto. Il club gli ha promesso un posto in squadra con Inzaghi e un contratto da top player: ma nessun nuovo contratto gli è stato proposto. Solo a giugno ci è stata recapitata per e-mail una proposta informale di rinnovo: ma mentre il presidente, quando parla della sua cessione, valuta Keita come un top player, il compenso proposto per il rinnovo contrattuale è quello di un giocatore come tanti. C’è qualcosa che non quadra. Dopodiché, Keita aveva detto al presidente e al mister che a prescindere dalla vicenda contrattuale avrebbe dato il 100% per la Lazio fino alla scadenza, come è giusto che sia. Per tutta risposta, non è stato neppure convocato per la finale di Supercoppa. Non è stato lasciato in panca per scelta tattica dell’allenatore in quella partita, come può accadere: non è stato proprio convocato, il che è un segnale molto brutto per un giocatore che ha fatto quel che ha fatto per la Lazio e che, nonostante tutto, si era fatto trovare perfettamente pronto per quella partita. Il ragazzo ci è rimasto molto male e ora la società ne paga le conseguenze”. Sul giocatore c’è la Juventus.