I cartellini dei trenta giocatori, quasi tutti appartenenti ai rispettivi settori giovanili, che Cesena e Chievo si sono scambiati nelle ultime stagioni per quindici operazioni complessive sarebbero stati gonfiati fino al 9.000% rispetto al loro reale valore. Partendo da questo assunto la Procura Federale, guidata da Giuseppe Pecoraro, ha formulato la richiesta di condanna al processo che vede imputato il club gialloblù presso il Tribunale Federale appunto per plusvalenze fittizie: 15 punti di penalizzazione da scontare nella classifica del campionato di Serie A 2017-2018.
Qualora il Tribunale federale presieduto da Roberto Proietti accogliesse la richiesta, il Chievo scenderebbe a 25 punti, al penultimo posto della classifica insieme ai cugini dell’Hellas Verona, e sarebbe quindi retrocesso in Serie B, con probabile ripescaggio del Crotone, ammesso al dibattimento come interessato al dibattimento insieme alla Virtus Entella, che potrebbe a propria volta prendere il posto dei calabresi in Serie B. Il Chievo era stato deferito insieme al Cesena, club però andato incontro al fallimento dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B.