Non sarà Marcello Lippi il prossimo tecnico del Milan.
A smentire le voci circolate nelle ultime settimane è stato proprio il diretto interessato: “E’ un po’ di tempo che si dice ma non c’è niente di vero. E, in effetti, sono ancora qua. L’unica panchina su cui siedo al momento è quella sul lungomare di Viareggio!”.
“La favola del Leicester non è paragonabile con l’Italia – ha aggiunto su Radio 2 -. Il Verona di Bagnoli ha vinto grazie ad una programmazione, non è come arrivare ultimi o terz’ultimi un anno e poi vincere il titolo l’anno successivo”.
Una battuta anche sul ritorno di Schwazer: “Credo che chiunque possa sbagliare e chi sbaglia paga. Ma, fatto questo, poi si deve ripartire”.
In serata Lippi si è soffermato anche ai microfoni di Sky Sport, aprendo al ritorno in Federazione nei panni di supervisore delle Nazionali: “Che mi piacerebbe tornare in Federazione lo sanno tutti, l’ho detto più di una volta, ma non so quali siano i programmi. Se arriverà qualcosa che mi piace bene, ma non farò l’allenatore”.
Lippi ha poi svelato un curioso retroscena legato al Mondiale 2006: “Con i giocatori feci una scommessa, dicendo che se fossimo andati in finale, avrei nuotato nel laghetto che c’era nel nostro albergo in Germania. Il giorno prima della finale facevo finta di non ricordarmelo, ma me lo ricordarono loro. Il problema è che non era acqua, ma melma: fu una cosa molto simpatica”.