Manuel Lazzari ha parlato di sé a Sportweek.
“Non ci sono state offerte. Sono felice di essere rimasto alla Spal:giocare con continuità può solo farmi bene. E’ un po’ come la storia dei 100metri: mi piacerebbe capire fin dove posso spingermi. E quindi andare in un top club, giocare in Champions e meritarmi la maglia dell’Italia”.
“Alla Spal devo tutto. Se non fossi arrivato qui, forse sarei in Serie C. Sono stato fortunato due volte, la seconda è perché oltre alla squadra giusta ho trovato l’allenatore giusto: Semplici mi ha dato fiducia, mi ha fatto crescere a livello tattico, mi ha migliorato la fase difensiva. L’obiettivo è sempre la salvezza, ma con il nuovo stadio e un pubblico sempre più caldo, il percorso dovrebbe essere meno sofferto”.
“Il mio primo gol in A? All’Udinese, impossibile dimenticarlo, anche perché ci sono voluti 5 minuti per sapere che era buono. È andata così: segno e vedo l’assistente con la bandierina alzata. Anche io ero convinto di essere in fuorigioco. Poi vedo l’arbitro fermo, ci dice che la Var stava controllando e alla fine fischia e indica il centrocampo. Non sapevo cosa fare, poi mi sono messo a correre sotto la curva”.