Maurizio Sarri e l’addio alla Lazio: i retroscena di Claudio Lotito

Una separazione su cui, a distanza di diversi mesi, arrivano le spiegazioni.

Calciomercato Lazio: Maurizio Sarri ha lasciato la panchina biancoceleste il 13 marzo scorso, con il suo posto assegnato dapprima a Igor Tudor e in questa stagione a Marco Baroni. Un addio certamente turbolento, su cui nel frattempo è voluto tornare Claudio Lotito spiegando cosa avvenne in quelle agitate settimane.

“Io e Sarri avevamo un buon rapporto. Lui sia dal punto di vista politico che comportamentale ha le sue idee, ma avevamo una forte alchimia basata sul rispetto reciproco – ha spiegato Lotito a ‘DAZN’ -. Poi capitò una partita in cui la Lazio non fece bene all’Olimpico, andai a dirglielo sottolineando il poco orgoglio di lottare del gruppo. Lui mi diede ragione e decidemmo insieme per un ritiro a Formello della squadra”.

“Quella decisione fu presa male da alcuni giocatori, che ormai si sentivano poco coinvolti nel progetto – ha aggiunto Lotito -. Durante il ritiro notammo però che il problema era più profondo e che c’era un contrasto interno, soprattutto tra i calciatori più esperti e il loro allenatore. Sarri lo ha capito, e per questo ha deciso di dimettersi”.

Lotito ha peraltro aggiunto che anche Tudor ebbe sensazioni simili: “La squadra reagì, mostrando più orgoglio. Il nuovo allenatore mi disse che però c’erano cambiamenti sostanziali da apportare, perché alcuni uomini creavano problematiche alla Lazio. Capimmo che nessuno potesse essere padrone della società, e ora abbiamo un allenatore come Marco Baroni che parla il nostro stesso linguaggio”.

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