L’Inghilterra ha aperto la strada. L’Italia è pronta ad accodarsi. La prossima sessione estiva di calciomercato per i club di Premier League si chiuderà alle 17 del giorno precedente alla prima giornata, quindi circa due settimane prima della scadenza degli ultimi anni, 2017 incluso.
La proposta, avanzata dai club dell’ECA nella giornata di martedì, è stata subito recepita dalle società inglesi, ma sembra destinata ad allargarsi anche alle altre federazioni europee.
In Serie A la Juventus figura tra le promotrici e la Roma si è subito accodata.
“È una decisione giusta e logica” ha telegraficamente postato su twitter il ds giallorosso Monchi.
“È una decisione che aspettavo – il commento di Beppe Marotta – La reputo saggia e opportuna, perché un mercato così lungo genera turbative. Una società adeguata riesce comunque a pianificare il mercato, ma non è ammissibile che ci siano ancora giocatori che si trasferiscano con i campionati già iniziati o ai primi di settembre mentre sono in Nazionale. Cosa succederà in Italia? Credo che le Leghe di competenze si rivolgeranno alla Federazione forti del parere di tutte le società, e lì arriverà una decisione”.
Il ds del Torino Gianluca Petrachi va addirittura oltre, invocando il “taglio” di un mese di trattative: “Fare calcio come si sta facendo ultimamente comporta difficoltà incredibili, ti può capitare di dover trovare un giocatore in 24 ore ed è un’impresa difficilissima, perché bisogna trovare l’elemento giusto da integrare in una squadra già collaudata. È giusto fermarsi perché gestire giocatori che tutti i giorni vengono bombardati dai procuratori è difficilissimo. Mi auguro che anche in Italia si possa fare così, ne ho parlato con i colleghi e siamo tutti quanti d’accordo. Io fermerei il mercato quando inizia l’attività agonistica, diciamo dall’1 agosto, perché poi c’è la Coppa Italia e le partite che contano”.