A pochi giorni dal primo anniversario del primo faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, l’orizzonte del Milan è sempre orientale e ancora cinese. Ma si annuncia ben più “ricco”.
Mentre la squadra barcolla anche con Christian Brocchi in panchina, al punto da mettere in dubbio anche l’accesso all’Europa League, sono infatti ancora giorni decisivi per il futuro societario del club. I nomi di possibili facoltosi acquirenti del club si accavallano, e i no comment che trapelano da Via Rossi e dintorni autorizzano a pensare che dietro i doverosi patti di riservatezza qualcosa si stia davvero mouvendo.
Da una parte Jack Ma, il secondo uomo più ricco della Cina nonché numero 1 di Alibaba, il gigante dell’e-commerce già comproprietario del Guangzhou Evergrande, dall’altro Li Ka Shing, il proprietario di Hutchison Whampoa, gruppo leader mondiale delle telecomunicazioni con interessi ramificati in più settori e in Italia noto come padrone di “3”.
Chi di loro sarà il nuovo padrone del Milan? Le smentite fioccano anche da parte dei diretti interessati, ma i tifosi sognano, perché il profilo dei soggetti in questione è molto diverso rispetto a quello del broker Mr. Bee, costretto a raccogliere fondi non propri.
Qui i “giganti” si muoverebbero in prima persona, ma ovviamente non per acquistare il 48% del club, bensì la maggioranza assoluta. Berlusconi vacilla e con ogni probabilità rimanderà tutto a dopo le elezioni, ma bisogna fare in fretta in vista del mercato.
E attenzione agli intrecci: perché Ma possiede anche il 20 per cento del gruppo Suning, interessato all’Inter, e al Guangzhou ha avuto come allenatore Marcello Lippi. Uno dei papabili per il dopo-Brocchi.