Dice di sentirsi “più maturo” e non è una battuta riferita all’esame di maturità saltato, uno dei tanti contrattempi che hanno caratterizzato la prima parte dell’estate di Gigio Donnarumma.
Alla vigilia della partenza del secondo campionato da titolare in Serie A, il portierone del Milan si è raccontato al “Corriere della Sera”, tornando inevitabilmente sulla lunghissima trattativa per il rinnovo:
“Nella mia testa c’è sempre stato solo il Milan. Ho ricevuto tante offerte, ma, dico la verità, ho rinunciato a tanto per restare in quella che considero casa mia. Il primo no? In quel periodo ero concentrato solo sugli Europei Under 21 che stavano per iniziare. Ho 18 anni, ero in un momento importante che poteva indirizzare la mia carriera. Non avevo la testa per decidere, volevo aspettare almeno la fine del torneo. Avrei potuto guadagnare persino di più, ma non è stata una questione di soldi. La cosa che mi dispiace è che siano state dette cose brutte sulla mia famiglia che hanno fatto stare male i miei”.
“Durante gli Europei si è scatenato un putiferio, sono stato molto male, c’è stato quell’episodio dei dollari falsi lanciati dai tifosi – ha proseguito Donnarumma – Non è stato un momento facile, ho dato al ct Di Biagio la disponibilità per giocare, ma non è andata come avrei voluto”.
Ora però il feeling con i tifosi sembra recuperato, come testimoniato dagli applausi ricevuti nelle prime due gare casalinghe della stagione in Europa League: “Ero un po’ preoccupato, lo ammetto, avevo paura di una reazione negativa del pubblico. Invece mi hanno accolto esattamente come avevano chiuso lo scorso anno”
Infine, la confessione sull’esame saltato…: “So bene quanto è importante lo studio, mi dispiace, ma in quel momento non mi sentivo pronto, come credo succeda a tanti altri ragazzi. Non avevo studiato, è stato un anno impegnativo. Ma è una sfida importante: ho promesso alla mia famiglia e a me stesso che la affronterò più avanti”.