Alvaro Morata ha nostalgia della Juventus.
Sarà che a Madrid non parte titolare, sarà che a Torino si era definitivamente affermato come uno degli attaccanti più decisivi d’Europa, ma lo spagnolo non perde occasione per parlare della propria avventura in bianconero.
“Io non sono italiano, ma ho dato tutto per la maglia bianconera ed ero disposto a rimanere lì molti anni – assicura in una intervista a ‘Il Corriere dello Sport’ -. La Juventus lo sapeva, l’unico problema era la chiamata del Madrid che era il mio sogno fin da piccolo. Senza ‘recompra’ avrebbero dovuto cacciarmi per farmi andare via da Torino”.
Ora, il classe ’92 veste la camiseta blanca del Real Madrid, prossimo avversario del Napoli in Champions League: “Io voglio sempre vincere, ma ammetto che sarei ancora più felice di battere il Napoli per il mio passato juventino”, assicura lo spagnolo.
Una finale contro la ‘Vecchia Signora’ avrebbe un sapore davvero speciale: “La Juve è la Juve e sempre può aspirare al massimo. Ammetto che non mi piacerebbe, ma pur di esserci metterei la firma. E poi se proprio dovessi perdere una finale, preferirei perderla contro la Juventus che contro altre squadre. Ma adesso dobbiamo concentrarci sul Napoli. E se pensiamo già a un’ipotetica finale, il Napoli ci manderà a casa”, chiosa Morata.