Nahitan Nandez chiaro sul rinnovo: pressione su Giulini
In casa Cagliari tiene banco la questione Nahitan Nandez: il calciatore ha il contratto in scadenza a giugno 2024 e ancora non sono stati intavolati discorsi sul rinnovo. Parlando a L’Unione Sarda, il centrocampista ha spiegato la sua posizione in maniera molto chiara: “Spero non sia il mio ultimo anno in Sardegna. Fosse per me resterei qui tutta la vita. Poi non dipende solo da me. Quello che mi sento di dire oggi è che farò di tutto per indossare questa maglia il più a lungo possibile. Farlo mi rende orgoglioso, figuriamoci quando capita di giocare con la fascia di capitano al braccio. Dall’inizio la prima volta è successo il 26 dicembre scorso, un’emozione unica. Il legame con il Cagliari e la Sardegna negli anni è diventato sempre più forte. Ormai ho più amici qui che in Uruguay. Qui mi sento a casa. I sardi sono persone particolari, speciali. E io mi sento ormai uno di loro”.
L’ex Boca Juniors ha stretto un legame fortissimo con la Sardegna: “Mi piace girare l’Isola in lungo e largo insieme con la mia fidanzata. Sara è cagliaritana, mi ha aiutato a scoprire posti incredibili dove da solo non sarei mai arrivato. Probabilmente negli ultimi anni ho vissuto la Sardegna più come persona che come calciatore. Abbiamo girato tanto, soprattutto il cuore dell’Isola. Abbiamo comprato un camper e, appena ho due giorni liberi, carichiamo i nostri cinque cani, che sono come dei figli, e si va alla scoperta di qualcosa”.
Il ritorno di Claudio Ranieri alla guida del Cagliari è stato importantissimo per la squadra: “Il suo arrivo è stato fondamentale. Ci ha fatto capire che avevamo tutto quello che serviva per salire. Lui è un emblema. Ha portato tranquillità, felicità. Avevamo bisogno di una persona di questa caratura. Mi ricorda tanto il Maestro Tabarez: saggio, protettivo, parla il giusto necessario. Ha portato quel plus che serviva per tirar fuori il meglio di noi. Dal punto di vista professionale ogni parola è superflua, parla la sua storia. In questo precampionato abbiamo fatto un buon lavoro. Questo è stato, tra l’altro, il mio primo ritiro con il Cagliari, dato che le altre volte ero sempre impegnato con la Nazionale. È stata un’esperienza fantastica, con questo gruppo poi. Si è creata davvero una famiglia, è come sentirsi a casa tutti i giorni”.