Da acerrima nemica a modello da seguire. Radja Nainggolan scalda la vigilia di Juventus–Roma con parole “forti”.
Un girone fa, dopo il 2-1 dell’Olimpico, il passaggio di consegne per lo scudetto sembrava cosa fatta, e invece l’irresistibile rimonta dei bianconeri e la crisi della Roma, sfociata nel cambio di allenatore, hanno riproposto il solito tema. La Juve sa rinascere dalle proprie presunte ceneri, in casa giallorossa invece manca sempre qualcosa per vincere:
“Loro sono abituati a vincere, negli ultimi anni lo hanno sempre fatto – ha detto Nainggolan a Sky – Anche noi come loro siamo stati costruiti per vincere, ma non siamo abituati a farlo e anche quest’anno ci è mancata la continuità come negli altri anni. E anche la mentalità. Si va in vantaggio, ci facciamo rimontare, e accusiamo il colpo. Le gambe girano, ma vanno a vuoto senza ragionare”.
Parole dure anche nei confronti del resto della squadra, e che potrebbero non fare troppo piacere ai tifosi giallorossi più accesi. Ciò ovviamente non toglie che domenica sera allo Stadium la squadra di Spalletti andrà a caccia del colpaccio: “Abbiamo acquisito un nuovo stile di gioco, mi auguro che qualcosa cambi. È una gara importante, vogliamo avvicinarci a loro, ma se continuano così… “.
Nainggolan ha poi tracciato un bilancio dell’esperienza giallorossa di Garcia: “Ci siamo sempre trovati bene e anche lui con noi. Abbiamo cercato di dare il massimo per la Roma, ma Roma è una piazza difficile, dove arrivare secondi non basta. Non è stata solo per colpa sua, sappiamo di essere responsabili anche noi. Adesso cerchiamo di uscirne con un allenatore diverso”.