Undici mesi dopo, il Parma ricomincia dal Ravanetti Team. Con un non piccolo contributo alla scaramanzia, visto l’esito della passata stagione, la prima amichevole, meglio sgambata, dei crociati in versione Lega Pro è stata ancora contro la selezione dilettantistica allenata da Max Ravanetti, la stessa che aveva segnato l’inizio dell’avventura in Serie D.
Dal gol di Francesco Corapi in quel 10 agosto 2015 nel quale la curiosità si mescolava all’incertezza pochi giorni dopo la nascita del Parma Calcio 1913, al 4-0 che ha battezzato a Collecchio la nuova stagione. Test giocoforza poco indicativo a livello tecnico, ma con qualche segnale interessante, a partire dalla buona intensità del primo tempo, anche sul piano tattico. Nei primi 45’ è infatti andata in campo una bozza della formazione titolare, almeno stando all’attuale organico a disposizione di Apolloni: un 4-3-3 con in campo soli due nuovi acquisti, Coly e Evacuo, oltre a Coric, in porta al posto dell’acciaccato Zommers.
Sulle fasce Mazzocchi e Melandri, autore quest’ultimo del primo gol già dopo 4’ e pure del raddoppio, al 25’. Poi va a segno Evacuo prima dell’intervallo, quindi nella ripresa formazione rivoluzionata, in campo per 90’ resta il solo Miglietta e si vedono tutti i giocatori della panchina, da Scavone a Nocciolini, eccezion fatta per Nunzella, non ancora ufficialmente tesserato. Il poker lo serve proprio l’ex Forlì, già pericoloso in più di un’occasione.
“Ho visto a tratti un’idea di gioco e questo è importante” ha detto Apolloni al termine della partita, prima di aprire a un possibile utilizzo del 3-5-2 con Nunzella e Garufo sugli esterni a quello di Baraye da interno di centrocampo. Poche parole, ma significative, sul mercato: “Ci servono ancora tasselli importanti in tutti i reparti, dobbiamo sistemare difesa, centrocampo e attacco”. Un appello chiaro, e per certi versi inatteso, al duo Minotti-Galassi. La delusione Sansone brucia ancora…