Il calciomercato si sa è anche il gioco degli incastri. Tutte le tessere devono andare al posto giusto affinché possa sbloccarsi anche un solo affare e perché nessuno rischi di restare… scoperto. Succede a grandi livelli, dove la partenza di Gonzalo Higuain in direzione Juventus mette in gioco altri calibri come Bacca, Icardi e forse Dzeko, e succede anche nelle categorie inferiori.
Ne sa qualcosa il Parma, impegnato nel valutare con la giusta oculatezza il nome con cui completare il proprio reparto offensivo. Sfumato Sansone, approdato al Novara che ha intanto ceduto all’Alessandria l’ex obiettivo del Parma Gonzalez, la società sembra aver cambiato obiettivo, tuffandosi su quello che sarebbe un colpo extra-lusso per la Lega Pro, Emanuele Calaiò.
Questo non vuol dire che la ricerca di un esterno offensivo sia tramontata, se ne potrà riparlare ad agosto inoltrato, magari dopo i primi test attendibili della squadra di Apolloni, ma detto che la priorità è quella di vendere, perché gli over sono già 15 e riempire tutte le caselle a fine luglio sarebbe controproducente in caso di emergenze improvvise, sull’arrivo di un altro centravanti non ci sono dubbi.
La strada per Calaiò però come detto è in salita, per la concorrenza accertata della Ternana e quella in arrivo della Salernitana, senza dimenticare lo Spezia che certo non disdegnerebbe di tenersi il bomber siciliano. Peraltro altre trattative di mercato a latere rischiano di complicare lo scenario, come quella che ha visto Daniele Cacia rinnovare il contratto con l’Ascoli.
L’ex piacentino era stato un vecchio obiettivo del Parma, poi abbandonato, ma il suo mancato approdo al Bari rimette in gioco anche i pugliesi nella corsa a Calaiò. Il fratello-agente Umberto ha assicurato che la proposta del Parma, più ricca di quella della Ternana, sarà esaminata con attenzione, ma è innegabile che più squadre di B sono interessate a Calaiò e più lo scenario è destinato a complicarsi.