Dal lunedì della svolta a quello della fumata grigia. Tra il Parma e Emanuele Calaiò c’è ancora distanza, al punto che l’inizio dell’ultimo mese di mercato fa registrare un pessimismo in crescita rispetto a quello che si respirava negli ultimi giorni.
La società crociata ha ormai individuato l’attaccante dello Spezia come la ciliegina per il proprio attacco, ma trattandosi di un giocatore top per la Serie B a dispetto dei 34 anni, la categoria di differenza si fa sentire.
Calaiò, legato allo Spezia da un altro anno di contratto con tanto di rinnovo in caso di promozione degli Aquilotti, sta infatti nicchiando sulla proposta arrivata dall’Emilia di un biennale da 300.000 euro, comunque superiore rispetto a quanto messo sul piatto da Bari e Salernitana.
Alla base dei dubbi dell’Arciere proprio il fatto che il Parma militi in Lega Pro al punto che l’ultimo contatto tra le parti ha portato l’entourage dell’attaccante a chiedere un altro sforzo ai ducali che, in aggiunta alla buonuscita domandata allo Spezia, potrebbe far tornare i conti all’ex Siena.
Minotti e Galassi non l’hanno presa certo bene e la volontà di riaggiornarsi entro il fine settimana potrebbe anche essere il preludio a una rottura.