Il Pisa evita in extremis la sconfitta contro la Pro Vercelli, ma il punto non basta a riaccendere le tenui speranze di salvezza. Anzi, i toscani precipitano in ultima posizione dopo la vittoria del Latina e vedono volare via Brescia e Vicenza.
Solo l’aritmetica tiene in corsa la squadra di Gattuso, che a fine partita non lesina critiche ai giocatori per la conduzione del primo tempo: “Il primo tempo è stato imbarazzante, nell’intervallo c’è stata molta tensione nello spogliatoio. La squadra era senza logica, ma gli infortuni alla vigilia di Tabanelli e Manaj ci hanno complicato i piani – ha detto Ringhio a Sky Sport – Poi nel secondo tempo siamo migliorati e le sostituzioni ci hanno dato qualcosa in più”.
Inevitabile pensare a un futuro che sembra scritto. Rino però non chiude a una clamorosa permanenza in panchina per ritentare la scalata: “La società è forte e presente, il Pisa non è Rino Gattuso, anche se sapete come io sia legato alla città. La priorità è onorare il campionato fino in fondo, poi ci metteremo a sedere e parleremo con lucidità: adesso non è il momento di parlare del mio futuro, ma nulla è precluso. Con la Lega Pro Pisa non c’entra nulla, c’è prima da capire cosa non ha funzionato, e tanti demeriti li ho io, parecchie scelte le ho fatte io”.