Roma, Claudio Ranieri non pensa al futuro
Così Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida di Europa League con il Braga, commenta il suo ruolo a metà tra allenatore e manager: ”Con la proprietà e Ghisolfi pensiamo a tutto, all’oggi, al mercato e al domani. L’allenatore lo abbiamo solo spolverato, ma non è la priorità adesso. Non posso negare di aver affrontato il tema, ma ci aggiorneremo. Se sarò ancora io il tecnico? No, quella di sabato era una battuta alla Petrolini – ha aggiunto -. Cerchiamo uno bravo, poi speriamo di non sbagliare la scelta”.
Parlando invece della squadra ha spiegato: “Ai ragazzi ho dato il mio modo di essere, cerco empatia in loro. Ma questa era una squadra ben allenata, poi ogni tecnico ha il prprio modo di impostare, ma se la squadra ha corso con Napoli, Tottenham e Atalanta è perché erano stati allenati bene prima. Io ho solo usufruito della loro preparazione”.
A chi gli chiede se la Roma debba scegliere tra campionato e coppe ha invece risposto: “Ogni partita deve farci riflettere e dare il massimo, solo così si crea uno spirito di gruppo positivo. Dobbiamo far bene in Europa League, Coppa Italia e campionato”.
In conferenza stampa con Ranieri c’era anche Alexis Saelemaekers: “Che il mio ruolo sia dentro il campo, fuori o quinto non importa, gioco dove posso aiutare la squadra. Ora serve prendere i punti, le mie prestazioni e il mio ruolo passano in secondo piano”.
“Io mi sono trovato subito bene nella Roma, come una famiglia – ha spiegato -. Il mio futuro? L’importante per me è giocare a calcio, quello che succederà dopo non dipenderà solo da me. Ora l’importante è la Roma, ma spero di essere un protagonista della stagione”.
Sul clima che si respira nello spogliatoio ha concluso: “L’aria non è mai cambiata da inizio stagione, c’è voglia di lavorare duro. Poi è successo quello che è successo, ma noi giocatori siamo sempre stati professionisti dando sempre tutto”.