Sarà che alla vigilia della partita contro l’Inter senta un pochino l’aria di derby, sarà per la voglia di confessarsi, fatto sta che Riccardo Saponara ha stupito tutti raccontando la sua esperienza non proprio indimenticabile con il Milan.
8 presenze a spizzichi e bocconi in due stagioni di rossonero è quanto racimolato dal trequartista classe ’91. Poi la cessione all’Empoli. In tanti hanno puntato il dito contro il ‘Diavolo’ accusandolo di essersi privato di un campione con troppa fretta, ma in un’intervista a Tuttosport Saponara ha recitato inaspettatamente il mea culpa: “I 18 mesi in rossonero non li considero un fallimento, ma se devo trovare un colpevole imputo me stesso. Le responsabilità per come sono andate le cose sono mie, non di altri”.
“Dopo una stagione e mezza difficilissima – ha aggiunto il talento forlivese – sono tornato il giocatore che ero in B nel biennio 2011-2013. Sento però di essere cresciuto ulteriormente”. Cresciuto a tal punto di indossare non solo l’azzurro, ma anche l’Azzurro? “La Nazionale è una conseguenza di quello che riuscirò esprimere con l’Empoli. Fino a giugno non mi muovo da qui, sono riconoscente a questo club. Poi chissà, mi vedo ancora in serie A perché questo è un campionato che mi piace moltissimo, ma non posso escludere un’esperienza all’estero”, ha concluso giurando fedeltà alla squadra guidata da Marco Giampaolo.