Maurizio Sarri non nasconde la delusione per l’addio di Higuain: “Credevo mi avrebbe chiamato, magari anche solo cinque minuti prima che cominciasse le visite mediche. Sono abbastanza vecchio, però, per non meravigliarmi… Mi risulta difficile soffermarmi su di lui che ho appena visto con indosso la maglia della Juventus. Ne parlo, ma non volentieri”.
“Ha deciso lui, perché l’offerta che gli abbiamo fatto era in linea con ciò che poi gli è stato concesso altrove – aggiunge al Corriere dello Sport -. Anche i ragazzi si aspettavano un saluto. Non mi risulta ci sia stato. E però tra calciatori queste scelte vengono assorbite più facilmente. Certo, un pizzico di sconcerto lo registri, ma poi c`è il campo che aiuta a dimenticare”.
“E’ stata un’estate persino più difficile di quella precedente – prosegue in generale -. E’ stato un ritiro frastagliato, perché gli Europei hanno ritardato gli arrivi di parecchi giocatori. E` il prezzo che bisogna pagare a questo calcio, che prevede preliminari vari e notturne di ogni genere persino nella fase d’avvio, quando in genere è ancora tempo di mare”.
Sarri però non si dà per vinto e rilancia la sfida: “Vincerà ancora Allegri? Sulla carta, sì. Però ci saranno trentotto partite e posso assicurarvi che loro ne avranno una difficilissima, quasi proibitiva, il 2 aprile allo stadio San Paolo“.