Le parole di Sergio Conceiçao
Sergio Conceiçao ha parlato a Radiosei del trasferimento del figlio Francisco alla Juventus: “Siamo molto diversi, ma lui è un bel giocatore. Ha un ottimo cambio di direzione, nell’uno contro uno è davvero bravo. Deve ancora crescere, ma alla sua età è normale. Lui ha questa voglia di vincere sempre, questa fame che lo spinge sempre a dare il massimo”.
Inevitabile un ricordo di Sven-Goran Eriksson: “Era una persona eccezionale, e questo va oltre le sue qualità da allenatore. Era un gentleman, tutti i giocatori erano legati a lui. Nella sua Lazio c’erano tanti giocatori di personalità, ma lui gestiva i diversi caratteri in maniera impeccabile. In settimana litigavamo, ma riusciva a fare in modo che la domenica fossimo una famiglia. Se ne è andato confermandosi sempre positivo, pensando più agli altri che non a se stesso. Mi viene ancora la pelle d’oca a sentire le vecchie radiocronache o a vedere i miei gol con la Lazio”.
“Mi dispiace che non abbiamo vinto la Champions League, quello per me è un rammarico. Quella squadra meritava di arrivare fino in fondo anche in quella competizione. Abbiamo vinto tutto, ma quello resta un rammarico. Alla Lazio e ai suoi tifosi sono legatissimo, infatti sono professionista, devo sempre guardare avanti, ma per come sono fatto so che alcune squadre al mondo non le allenerò mai…”.