Alberto Gilardino fa il punto
A due giorni dal match contro la Fiorentina che segna il ritorno in Serie A del Genoa e, dal punto di vista personale, l’esordio in massima serie da allenatore, Alberto Gilardino è carico e consapevole che il mercato possa ancora cambiare molte carte in tavola.
“Siamo un cantiere aperto – ha detto a ‘Telenord’ il tecnico che, da calciatore, vinse il Mondiale del 2006 -. Mancano quindici giorni alla fine del mercato, parlo tutti i giorni con la società perché so cosa vuol dire giocare in Serie A, so cosa comporta affrontare questo tipo di categoria”.
“Vanno inseriti giocatori che abbiano determinate caratteristiche, la società lo sa – ha aggiunto Gilardino -. E’ fondamentale per colmare il ‘gap’ con la categoria superiore. I ragazzi che ho a disposizione e i nuovi arrivati si stanno dimostrando dei grandi professionisti, hanno voglia di iniziare questo campionato”.
In attacco sono arrivati due giocatori importanti, Mateo Retegui e Junior Messias: “Il primo arriva da un campionato finito un mese fa, va lasciato lavorare. Gli parlo da punto di vista tattico ma ha già quella malizia che serve. Il secondo è duttile, di qualità, salta l’uomo: bisogna trovare il modulo giusto per esaltare le qualità di entrambi”.