“L’ammirazione che abbiamo per chi gioca all’estero ci manca verso i nostri connazionali”, l’amara considerazione dell’andaluso.
Dopo una vita nel Real Madrid – impreziosita da 22 trofei in 16 anni di militanza – Sergio Ramos ha aperto un nuovo capitolo della sua vita professionale accettando il trasferimento al ricchissimo PSG, club col quale si è legato fino al 2023. Nella conferenza stampa di presentazione il difensore spagnolo si è soffermato anche sulla diversa considerazione di cui i giocatori spagnoli godono in patria in confronto ai campioni stranieri.
“La Nazionale mi è certamente mancata. Mi sarebbe piaciuto stare al fianco dei miei compagni, continuerò a lavorare per farmi trovare pronto. Penso che abbiamo un problema come Paese, la storia non cambia. In Italia Bonucci e Chiellini sono dei veri e propri eroi: dovremmo cercare di fare in modo che la gente in Spagna ammiri i vincenti. L’ammirazione che abbiamo per chi gioca all’estero ci manca verso i nostri connazionali. È triste, ma è la realtà dei fatti. Non ho sofferto solo io di questa cosa, ma tanti altri”.
Sull’addio al Real Madrid: “Ho vissuto un’avventura meravigliosa a Madrid e porto con me tutta la bellezza dei momenti che ho trascorso lì. È stato triste lasciare una casa che ha saputo darmi così tanto. Ho preso la decisione di venire qui, in una squadra con un progetto che è una solida realtà. Amo le sfide e continuo a mantenere la stessa motivazione di sempre, per continuare a vincere. Lo stipendio non contava, la cosa più importante era la durata del contratto per avere una vera continuità sportiva. Poter lavorare per due anni in un club del genere rappresenta una vera opportunità. Vorrei quindi poter fare bene come a Madrid: non vengo per dimostrare di aver vinto 4 Champions, ma per vincerne altre”, ha concluso il centrale andaluso.