In attesa che si occupi la panchina dell’Inter, attraverso la soluzione del testa a testa tra Antonio Conte e Luciano Spalletti, a trovare un nuovo inquilino è quella della Roma, cui, almeno ufficialmente, non ha ancora detto addio il tecnico toscano.
Ad anticipare il nome del prossimo allenatore dei giallorossi è stato un deluso Giorgio Squinzi in un’intervista a ‘La Gazzetta Sportiva’:
“Non mi aspettavo che Di Francesco ci lasciasse – ha ammesso il patron del Sassuolo – Pensavo che il contratto contasse ancora qualcosa e che la clausola di 3 milioni fosse una garanzia. Non posso trattenerlo con la forza, faccio lo stesso con i 10 mila dipendenti sparsi per il mondo. Se vuole lasciare, pazienza”.
Il tecnico abruzzese sta quindi per tornare nella Capitale, dove aveva militato da giocatore tra il 1997 e il 2001. Ma a patto che…: “Di Francesco ha altri due anni di contratto e una penale da pagare in caso di rescissione – ha proseguito Squinzi – Di questo dovremo parlare con la Roma”.
Rimasto vago sull’erede di Di Francesco (“Non lo so, cerchiamo un allenatore italiano tra i 40 e i 50 anni funzionale al progetto”) Squinzi ne ha pure per Pippo Inzaghi, che nel 2014 disse no al Sassuolo e per Domenico Berardi, il cui futuro è tutto da decifrare: “Inzaghi? il treno passa solo una volta… Su Berardi non ho ancora capito cosa vohglia fare: vorrei che restasse per diventare la bandiera del Sassuolo, ma dopo quello che è successo con Di Francesco non ho più certezze”