Settimana importante per il Parma, che ha dovuto forzatamente mandare subito in archivio la prima vittoria stagionale contro il Lumezzane. D’altronde il sofferto 1-0 sulla squadra di Antonio Filippini, deciso da un super-gol di Calaiò, è giunto al termine di una prestazione non del tutto convincente a livello di gioco.
Le lacune più evidenti sono parse quella relativa a una condizione atletica ancora non perfetta e di una manovra tutt’altro che fluida. L’innesto in arrivo dal mercato degli svincolati non a caso sarà un centrocampista: è volata tra l’austriaco Dominik Hofbauer e Andrea Mazzarani.
L’austriaco, mezzala classica, è stato proposto, come ha rivelato il ds Galassi intervistato da “Parmalive.com”, ma sembra destinato a lasciare spazio all’ex Modena e Crotone, in poderosa risalita anche per motivi tattici.
Mazzarani è infatti un centrocampista offensivo, utilizzabile da trequartista o anche da attaccante esterno, quindi va da sé che sarebbe molto utile in caso di cambio di modulo, dall’attuale e poco performante 3-5-2 al tridente puro oppure al 3-4-1-2 visto nel finale della gara contro il Lumezzane.
Ma Gigi Apolloni, intervenuto su Tv Parma nel corso di “Bar Sport”, è cauto su questa ipotesi: “Abbiamo giocatori che sanno giocare anche in maniera diversa. Nelle prossime gare potrei anche decidere di cambiare, ma in questo momento l’equilibrio ce lo sta dando questo sistema di gioco”.
“Con i tre centrali che partecipano alla costruzione e i due esterni che diventano ali siamo molto offensivi” ha aggiunto Apolloni, prima di soffermarsi sulla situazione di Baraye, alle prese con una delicata metamorfosi sul piano tattico:
“Yves non è una punta, per caratteristiche può fare il trequartista o la mezzala e al limite l’esterno offensivo o anche il centrale del centrocampo a tre. Si sta rimettendo in discussione, è cambiato a livello di partecipazione agli allenamenti, è molto generoso. Adesso deve solo trovare il giusto equilibrio e imparare a giocare con la squadra”.
Il tecnico ha infine ammesso come la squadra debba ancora crescere sul piano fisico: “Non siamo al top, per tanti fattori, dal clima alla struttura fisica di molti ragazzi fino al fatto che abbiamo caricato molto, ma stiamo crescendo”.
Quello di sabato pomeriggio a Santarcangelo, contro una squadra caricata dalla classifica e che fa della corsa la propria arma migliore, sarà già un test importante, a 4 giorni dalla super-sfida contro il Venezia, che sembra però arrivare troppo presto per entrambe le regine designate del girone.