Urbano Cairo fra Belotti e Immobile

Il presidente del Torino Urbano Cairo è intervenuto in diretta ed in esclusiva su RMC Sport. Si è parlato del momento dei granata, ora allenati da Walter Mazzarri, sul quale il presidente punta molto: ”Il mister si è inserito benissimo. E’ entrato nel cuore dei tifosi. Ha lavorato molto sull’aspetto tattico trovando subito la giusta sintonia con i ragazzi”.

Cairo poi torna sul suo pupillo Andrea Belotti, uomo mercato la scorsa estate e su un suo grande ex come Ciro Immobile: “Avevo preso un impegno con i tifosi, con i tanti bambini che adorano Andrea. L’accordo con Belotti prevedeva una clausola valida per l’estero di 100 milioni. Non è arrivato nessuno con questi soldi ed io ho ritenuto importante mantenere la promessa fatta con il popolo granata. Fin qui ha avuto una stagione complicata. Adesso è rientrato e mi sembra che stia recuperando alla grande. Sono contento di averlo tenuto e può fare ancora molto bene. Poi per il futuro si vedrà. Ciro? Non avrei voluto perderlo anche perché il riscatto era su cifre abbordabili, intorno ai 10 milioni. Il vero problema è stato che Immobile ci ha comunicato la sua volontà di non rimanere al Toro. Un giocatore che non vuol rimanere non lo riscatto. Perché tenerlo controvoglia? In più l’anno dopo è esploso Belotti ed insieme magari si sarebbero pestati i piedi”.

Altro grande ex granata Gian Piero Ventura, che ha chiuso con la Nazionale dopo la clamorosa uscita dal Mondiale nello spareggio con la Svezia. E Cairo ammette: “Mi è dispiaciuto. Ha fatto benissimo al Toro aiutandomi tanto sin dal suo arrivo. Eravamo in serie B e siamo arrivati a giocare in Europa. Sarò sempre riconoscente a Ventura. In Nazionale qualcosa non ha funzionato ma non è stata solo colpa sua, gli è mancato il sostegno anche dei dirigenti. Sono però convinto che molto presto qualche squadra punterà su di lui e sarà la loro fortuna. Oggi ho un grande allenatore che è Mazzarri altrimenti riprenderei subito Gian Piero”.

Ovvia poi una battuta sul derby che si avvicina. All’andata costò la panchina a Sinisa Mihajlovic, e il patron granata racconta come è andata: “Non credo che prendere la decisione di esonerare l’allenatore dopo una sconfitta sia la cosa migliore. A malincuore ho esonerato Sinisa, con cui ho anche un buon rapporto personale, dopo un girone d’andata che secondo me non era stato all’altezza delle aspettative, degli investimenti. Un rendimento inferiore all’anno scorso. Ma è stata una scelta meditata nel tempo e non dettata dall’impulso”.

Mentre sulla stracittadina di domenica (ore 12.30): “La Juve fa sempre paura. E’ una grande squadra con tanti campioni. Noi però scenderemo in campo al massimo giocandocela alla grande. Ogni partita ha le sue incognite, lo sappiamo che sarà molto complicata ma ci giocheremo al meglio le nostre carte”.

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