Spal-Vagnati-Parma: il triangolo va ai tempi supplementari. Dopo la presentazione del nuovo allenatore Roberto D’Aversa nella giornata di sabato, subito dopo la partita contro il Bassano, in casa Parma era stato fissato in lunedì il giorno della definizione dell’arrivo del nuovo direttore sportivo, proveniente proprio dal club ferrarese.
Tuttavia dopo le schermaglie dialettiche del weekend, con il diretto interessato che ammetteva il contatto con il Parma, negando però di aver già deciso di lasciare la Spal, e il presidente Mattioli parso disponibile a concedere il via libera al proprio tesserato, ecco le complicazioni, almeno sul fronte crociato.
Una riunione-fiume cominciata nella mattinata e conclusa nel tardo pomeriggio non è infatti bastata per convincere il presidente della Spal e soprattutto l’azionista di maggioranza Colombarini a lasciar partire Vagnati.
I buoni sentimenti hanno lasciato strada alla necessità di scoprire le carte. Alla proprietà della Spal il “sto bene qui, valuteremo” non va ovviamente più bene, Vagnati ha messo sul tavolo l’attrazione per il progetto Parma, ma dall’altra parte l’idea di rinunciare a uno dei tasselli di un ciclo già d’oro, che promette di regalare nuove soddisfazioni, non è ancora stata digerita, né viene nascosta l’inquietudine per l’offerta arrivata da Parma a un dirigente sotto contratto, a metà stagione, che costringerà i biancazzurri a cercare a tempo di record un nuovo ds (con la relativa rete di osservatori) in vista del mercato di gennaio.
Il tutto senza contare il rapporto di fiducia che si era creato nel tempo tra la proprietà e Vagnati, che ha finito di giocare nella Giacomense, la società poi confluita nella Spal e qui è diventato dirigente. Una nuova riunione, con ogni probabilità decisiva, è in programma per la serata di lunedì. A Parma aspettano buone nuove e sperano di non dover ricorrere a piani alternativi…