Emiliano Viviano non vede l’ora di tornare in campo: “L’obiettivo è rientrare dopo la prima sosta del campionato. Come sto? Bisogna fare valutazioni continue per vedere gli sviluppi, però stiamo lavorando duro. E considerando che sono stato operato poco più di due mesi fa (il 15 maggio), direi che siamo avanti con i tempi”.
Il portiere della Sampdoria si sta allenando anche in bicicletta: “Un ottimo modo per potenziare il muscolo senza stressare il neolegamento. In realtà, l’ho riscoperta. Perché la mia famiglia in qualche modo è legata al ciclismo. Io ho disputato qualche corsa quando avevo 10-11 anni. Mio zio ha avuto per un po’ una squadra di dilettanti e anche un mio cugino ha gareggiato tra i dilettanti. Più un paio di conoscenti ex professionisti: Francesco Casagrande e Dario Pieri”.
“Pantani ha fatto sognare anche me con le sue imprese – restando in tema di due ruote -. Poi mi ha appassionato il Giro dell’anno scorso, con la vittoria di Nibali. E negli ultimi giorni ho visto qualche tappa del Tour, peccato per Aru”.
Chiosa sul passaggio di Federico Bernardeschi dalla Fiorentina alla Juventus: “Ognuno sceglie in base a quello che si sente. Anche se, secondo me, ci dovrebbe sempre essere una certa coerenza tra quanto si dice e le scelte che si fanno. Io ad esempio sono contento di quello che ho fatto quando vestivo la maglia della Fiorentina e sono stracontento per quello che sto facendo con quella della Sampdoria”.