Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini a Sky individua il momento chiave che ha scompaginato la stagione rosanero: “Oggi ho parlato con i giocatori e gli ho raccontato la storia di questa stagione, la più paradossale da quando sono nel calcio. Ho mandato via Iachini ed è arrivato Ballardini, un po’ come il Bologna che ha mandato via Rossi e preso Donadoni. Ballardini doveva restare per tutto il campionato, ma è successo un fatto strano a Verona. Alla luce dei problemi fra l’allenatore e il portiere sarei dovuto andare nello spogliatoio e sistemare tutto, invece ho agito di impulso. Da li è iniziata la tragedia, compreso il caos Schelotto. Il Boca me lo ha portato via quando aveva firmato con me. Ora tocca di nuovo a Ballardini, ho parlato coi giocatori e gli ho detto che dobbiamo lasciar perdere tutte le polemiche e giocare col cuore da professionisti”.
“Abbiamo le possibilità tecniche di arrivare alla salvezza. Penso al Bologna per esempio, non siamo inferiori ai rossoblù che ieri hanno tenuto testa alla Roma mentre noi all’Olimpico ce la siamo fatta nei pantaloni. Ora andremo a Torino per giocarcela, non per farcela nei pantaloni. Gli errori si capiscono sempre dopo e per questo dico di aver sbagliato. Da presidente non dovevo farmi prendere dai principi, dovevo solo fare il bene del Palermo. Coi principi non si vincono i campionati di calcio e non ci si salva neanche. Gli errori però li ho sempre ammessi. Sono una persona riflessiva, prima di esonerare Novellino ho parlato con tutti i miei collaboratori. Ho fatto un gesto disperato perché non mi aspettavo di essere qua, voglio salvare una squadra che credo sia superiore ai vari Carpi e Frosinone“.