L’Uomo Ragno sfodera il fair play. Forse se l’aspettava, perché quella richiesta della società di non recarsi a Dubai durante la sosta era stato il classico tuono prima del fulmine, o forse, constatato di avere la tifoseria contro di sé, anche un duro della panchina non può che arrendersi.
Così, ecco le parole di commiato all’ambiente blucerchiato poche ore dopo l’ufficializzazione dell’esonero, riportate dall’Ansa:
“Non mi sento tradito, sono felice di aver avuto l’occasione di allenare una squadra alla quale sono stato legato anche come calciatore – ha detto Zenga – Il mestiere di allenatore prevede di essere messi continuamente in discussione. Lascio una squadra in decima posizione con due punti in meno della Juventus, e voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini e il presidente per l’opportunità che mi ha concesso”. Un addio con stile, sperando di avere una nuova chance in Italia.