Shakhtar Donetsk-Napoli 2-1. Dopo le partite di Juventus e Roma, parte in salita il cammino del Napoli in Champions League: in Ucraina parte contrito e paga subito dazio. Nel primo tempo i padroni di casa si portano avanti, ma è la papera di Reina nel secondo tempo che di fatto chiude la gara. Gli azzurri reagiscono e accorciano con un rigore di Milik, preferito a Mertens. Non convincono né prestazione né atteggiamento.
Sarri schiera sempre i soliti, tranne Milik, preferito a Mertens: Reina tra i pali, Hysaj e Ghoulam larghi, Albiol e Koulibaly in mezzo; Zielinski e Hamsik ai lati di Diawara; e Callejon e Insigne davanti con il polacco.
Il Napoli parte un po’ sottotono, non riesce a pungere. E al 16’ paga. Indecisione di Diawara e Zielinski, Ferreyra riceve e fa sponde per Taison, che calcia con il sinistro e gonfia la rete con Reina che tocca, ma non basta. Il duello si rinnova al 21’, quando Hamsik sbaglia tutto e consegna palla a Taison invece che a Koulibaly, ma l’autore del primo gol si trova davanti un Reina prodigioso che a tu per tu non si fa ipnotizzare e sventa. Il primo squillo azzurro è un colpo di testa innocuo di Albiol, poi Insigne prova a pescare Milik con un gran pallone, ma la difesa spizza e salva. Ma la più grande occasione per il Napoli si registra al 37’, quando, su cross di Ghoulam, Ordets devia verso la propria porta, ma mettendo sul fondo di pochissimo.
Nella ripresa Hamsik incorna subito su cross di Callejon, ma la palla finisce a lato. Ma al 58’ Reina combina un pasticcio e regala il 2-0 allo Shakhtar Donetsk: il portiere spagnolo esce a vuoto mancando clamorosamente la palla e Facundo Ferreyra appoggia tranquillo in rete. Sarri ricorre ai cambi: Mertens per Hamisk – e il belga tira subito dal limite trovando la parata di Pyatov – e Allan per Zielinski. Al 71’ il Napoli si riporta in gara: contatto in area, l’arbitro fischia il fallo su Mertens. Dal dischetto va Milik. E non sbaglia: 2-1. Gli azzurri crescono, ma la stanchezza e il nervosismo altrettanto. Succede di tutto. Prima lo Shakhtar Donetsk colpisce un palo incredibile con Kovalenko, che svetta più in alto di tutti e incorna; poi, sul capovolgimento di fronte, Milik riceve da Mertens e a tu per tu con il portiere calcia alto di sinistro. Dopo 5 minuti di recupero il triplice fischio che condanna il Napoli.