Daniele Bennati, ciclcista 36enne della Movistar, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’ ha parlato del compagno, Nairo Quintana: “Esigente come tutti i grandi campioni. Alla partenza el Blockhaus, per esempio, alla riunione sul bus ha preso la parola e ci ha detto chiaro e tondo la sua idea: “Niente fughe, voglio vincere io”. Così è stato”.
La relazione con i gregari: “Con garbo, rispetto e gentilezza. È un signore e posso dire che di me si fida ciecamente”.
Nella sua carriera, Bennati ha aiutato molti campioni: “Ho avuto al fortuna enorme di passare pro’ con Mario Cipollini, persona e campione dal carisma particolare. Unico. A lui non servivano molte parole per farti capire cosa voleva.”.
Gli altri: “Con Basso siamo amici e mi spiace non averlo aiutato a vincere. Ivan è meticoloso, scrupoloso e inquadrato come solo Contador che in più è estremamente esigente. Cancellara era una macchina da guerra, quando puntava un obiettivo lo centrava. Corridore diun’autostima sconfinata. Sagan è Sagan, un talento naturale fuori da tutti gli schemi. Difficile da seguire sia in garasia in allenamento”.
Infine lo ‘squalo’: “Nibali, invece, come capitano non è tanto esigente. Il capitano più tranquillo che ho avuto”.