Il Giro d’Italia non è ancora partito, e c’è già un caso doping.
A poche ore dalla partenza della Corsa Rosa, è arrivata la notizia della doppia positività di due dei corridori iscritti. Sono Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni, entrambi della Bardiani-CSF, una delle quattro formazioni ad avere ricevuto una Wild Card per partecipare alla centesima edizione della corsa a tappe.
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, i due sono risultati non negativi a una sostanza ormonale. Il controllo è stato effettuato dall’Uci a sorpresa, fuori competizione.
Pirazzi, che vinse la classifica degli scalatori al Giro del 2013, e Ruffoni, due tappe vinte al Giro di Croazia, rischiano entrambi il licenziamento immediato se la positività sarà confermata.
Questa la nota del Team Bardiani:
“In riferimento alla notifica dell’Union Cycliste Internationale agli atleti Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni di potenziale violazione del regolamento antidoping, avvenuta a seguito di un controllo fuori competizione in data 26 aprile (Pirazzi) e 25 aprile (Ruffoni), il Pro Cycling Team Bardiani-CSF comunica la propria intenzione di procedere con l’immediato allontanamento dei corridori dalla squadra presente al Giro d’Italia e la loro sospensione da qualsiasi attività, in conformità con le disposizioni della stessa UCI.
Qualora le controanalisi confermassero la positività degli atleti, la società sportiva procederà ad immediato licenziamento, come previsto dal proprio regolamento interno, già sottoscritto da tutti i corridori del team, riservandosi la possibilità di ulteriori azioni al fine di tutelare la la propria immagine e quella dei propri sponsor.
Bruno e Roberto Reverberi, manager del team, dichiarano: “Siamo assolutamente scioccati dalla notizia. Attendiamo i risultati degli ulteriori accertamenti previsti dal regolamento antidoping e ribadiamo con assoluta fermezza l’intenzione di salvaguardare i valori che il nostro progetto sportivo ha portato avanti in questi anni”.