Un esordio migliore ai Mondiali di Bergen l’Italia del ciclismo non poteva immaginarlo: oro e argento nel primo giorno dedicato alle cronometro individuali, con le juniores Elena Pirrone e Alessia Vigilia. Forse qualche inguaribile ottimista avrebbe potuto immaginare anche un podio tutto azzurro, essendo tre le azzurre in gara, con anche Letizia Paternoster, campionessa italiana delle specialità e già mattatrice, tra strada e pista, della stagione. Tra questi “visionari” potremmo mettere anche Dino Salvoldi, Commissario Tecnico del settore femminile, che subito dopo la gara ha affermato: “Questo risultato è una sorpresa solo per chi non ci conosce: oggi ho schierato tre atlete, tutte e tre sullo stesso livello, tutte e tre in grado di vincere…”.
Elena Pirrone si conferma la più forte in questo esercizio e mette il sigillo ad una stagione per lei fantastica. Dopo il titolo europeo, infatti, la bolzanina veste anche la maglia iridata, con una gara incredibile se non altro per la piega che ha assunto subito dopo il via. Soffia l’oro alla compagna di squadra al Gs Mendelspeck Alessia Vigilia, già vicecampionessa europea nel 2016 (alle spalle della Morzenti) e vice campionessa italiana 2017 (alle spalle della Paternoster).
Alessia oggi non aveva alcuna intenzione di lasciare ancora il gradino più alto del podio… E’ partita per prima e ha chiuso la sua prova in 23’26″10. Nessun riferimento rispetto alle avversarie, ma la netta sensazione che fosse un buon tempo si è percepita subito, anche perché subito dopo la sua partenza ha cominciato a piovere.
L’azzurra ha atteso tutta la gara prima di rendersi conto del valore della prova. Con il passare del tempo, infatti, tutte le maggiori favorite, si sono dovute inchinare, soprattutto alla luce di una seconda parte di gara di grande spessore. Tra queste anche Letizia Paternoster, che dopo aver segnato il miglior tempo parziale (il primo), ha pagato circa un 1’. “Ho perso il contatto radiofonico con Letizia dopo il primo intertempo – ha provato a spiegare Dino Salvoldi al termine della gara – per cui ha corso senza un effettivo riferimento”. La trentina chiuderà al nono posto, a 1’29” dalla Pirrone.
Quando appariva evidente che Alessia Vigilia sarebbe salita sul podio, candidata alla vittoria, è arrivata la prova stratosferica di Elena Pirrone, ultima frazionista. La bolzanina non ha sofferto l’asfalto bagnato, ne la pressione di correre con i favori del pronostico. Ha abbassato tutti i riferimenti agli intertempi e si è presentata sotto lo striscione con un vantaggio di 6” sulla compagna di colori (tempo finale 23’19″72 alla media di 41,408 km/h). Per capire il valore della prova delle due ragazze azzurre basta guardare il distacco della terza, l’australiana Madeleine Fasnacht, che ha chuso lontana 42″. “Mi sentivo bene – ha dichiarato – il percorso mi piaceva molto. Ho dato tutto e sono arrivata esausta.. sono davvero contenta, anche pe Alessia, siamo amiche e essere insieme sul podio è veramente fantastico.”
“Per Elena è stata una grande conferma – dice il CT Salvoldi –. Questa mattina aveva la giusta tensione di gara ma forte della consapevolezza di aver fatto un percorso adeguato e corretto che l’ha portata fino a qui”.
“Quest’anno a livello internazionale Alessia non ha avuto modo di esprimersi – ha continuato il CT a proposito dell’argento della Vigilia – perché aveva sempre il confronto con Pirrone e Paternoster. Questo mondiale è stata la sua prima vera occasione e sapevamo che schierando tre azzurre con la loro preparazione avevamo ottime opportunità di puntare al risultato pieno. Un argento meritato che splende come non mai”.
Per l’Italia si tratta della 56 e 57 medaglia stagionale e il modo migliore di cominciare questa avventura in Norvegia. Nel pomeriggio sarà la volta degli Azzurri di Marino Amadori Edoardo Affini e Paolo Baccio.
Ordine di arrivo
1. PIRRONE Elena (Ita) in 23’19″72
2. VIGILIA Alessia (Ita) +6″38
3. FASNACHT Madeleine (Aus) +42″32
4. LUDWIG Hannah (Ger) +45″45
5. NOVOLODSKAYA Maria (Rus) +1’09″05
6. RAAIJMAKERS Marit (Ol) +1’20″94
7. GEORGI Pfeiffer (Gbr) +1’22″59
8. BOSSUYT Shari +1’23″46
9. PATERNOSTER Letizia +1’29″61
10. WIEL Jade +1’30″63