Dopo una fase poco fortunata in Italia, firma per l'Al Nasr di Dubai, dove disputa una sola stagione. Con gli arabi segna 5 reti.
Nel 2007, Toni si trasferisce al Bayern Monaco e ci mette poco a lasciare il segno: a fine stagione si laurea capocannoniere della Bundesliga con 24 gol e della Coppa UEFA con 10.
Nella seconda stagione con i bavaresi, i gol sono 24 in tutte le competizioni.
La seconda importante tappa della carriera di Toni è al Brescia, dove Mazzone lo vuole a ogni costo. Due stagioni, 15 gol e un lungo infortunio.
A Firenze, Toni diventa capocannoniere con 31 gol ed è il primo italiano in assoluto a vincere la Scarpa d'Oro.
A cinque anni dall'ultima volta, Toni torna a Firenze per vestire di nuovo la maglia della Fiorentina.
Verona segna la rinascita di Toni: raggiunge quota 300 reti e diventa il miglior realizzatore di sempre del Verona in Serie A.
Durante l'avventura del Mondiale 2006, vinto dall'Italia, Toni sigla una preziosa doppietta in Italia-Ucraina (3-0).
In finale contro la Francia, Toni colpisce una traversa e si vede annullare un gol per fuorigioco. Eccolo in azione con il gigante francese Abidal.
Immortalato mentre stringe e bacia la Coppa del Mondo, vinta in finale ai rigori contro la Francia.
A Palermo Toni riparte dalla B, ma con 30 gol riporta i rosanero in Serie A e nella stagione successiva, con 20 reti, assicura la qualificazione in Coppa Uefa, entrando nel giro della Nazionale.
Con la maglia della Roma, Toni segna 5 gol in 15 presenze.
Al termine della seconda stagione con i veneti, vince il titolo di capocannoniere con 22 reti a pari merito con Mauro Icardi.
Vicenza, dove tutto è cominciato: l'esordio in Serie A risale 1º ottobre 2000, all'età di 23 anni, nel match perso contro il Milan.