Home » Calcio » Serie A Mancini, la presentazione 15 Novembre 2014 Roberto Mancini fa capolino ad Appiano Gentile, dopo sei anni, accolto come un salvatore in patria dopo l'esonero di Walter Mazzarri. Dopo lo screzio nato in occasione della fine della prima esperienza sulla panchina della 'Beneamata', il 'Mancio' parla di Massimo Moratti: "Ha fatto la storia, è impossibile da cancellare". "Dobbiamo vincere in fretta ma non ci diamo una scadenza. Dobbiamo avere la testa sul nostro lavoro. Per dettare la linea sul mercato devo prima conoscere bene la squadra". "Mi fa piacere l'entusiasmo perché è alle base delle vittorie, sta a noi riportare i tifosi allo stadio. Non so quanti giorni possano servire, nel calcio non c'è tanto tempo. Bisogna fare in fretta". Il lavoro appunto, che deve cominciare dall'organico... e da Kovacic, su cui il club impernia un futuro, si spera, roseo: "Non conosco bene tutti i giocatori, è un po' difficile fare paragoni". "Non so se è la stessa cosa rispetto a dieci anni fa, ai tempi ero giovane, era la prima occasione in un club di questa levatura. Non mi sento allo stesso modo". "Non avrei mai pensato di tornare all'Inter, però mi hanno chiamato giovedì, ci siamo visti, mi hanno spiegato il progetto e penso che possa essere un'altra bella storia. Credo in questo progetto". Dopo il primo tweet da allenatore dell'Inter, il tecnico jesino prende parola in conferenza stampa e comincia proprio dall'accoglienza a lui riservata: "Sono molto contento per l'affetto ricevuto". Prima ancora della presentazione è stato investito da attestati di stima, dal presidente Thohir al suo predecessore Moratti. E se in dote il tecnico marchigiano si portasse Balotelli? "Sta bene a Liverpool deve sfruttare bene questa occasione", conclude. 1 / 10 Prossima Gallery Roberto Mancini fa capolino ad Appiano Gentile, dopo sei anni, accolto come un salvatore in patria dopo l'esonero di Walter Mazzarri. © Getty Images Articoli correlati Fabio Capello boccia la Juventus di Thiago Motta Inter, Javier Zanetti accende il derby Totò Di Natale, nuova vita da presidente Andriy Shevchenko, dure critiche per Rafael Leao Zvonimir Boban non vede il Milan battuto in partenza Pablo Marí abbraccia subito Kean e De Gea