Germania e Argentina al Maracanà si contenderanno la finale di Brasile 2014. E sono tanti i giocatori attesi da tutto al Mondo nella terza edizione della finalissima tra le due nazionali.
Javier Mascherano. "Non sono Rambo", ha ricordato. Ma per tutto il suo popolo è diventato il simbolo del cuore operaio di una squadra che non molla mai.
Sergio Romero. Ex brutto anatroccolo tra i portieri del Mondiale, è diventato eroe neutralizzando le conclusioni di Vlaar e Sneijder contro l'Olanda. D'altronde Mascherano gliel'aveva detto...
Lionel Messi. Ha segnato quattro reti nel girone eliminatorio, poi si è fermato. Ma è atteso a una partita da protagonista, che potrebbe consegnarlo definitivamente alla leggenda.
Angel Di Maria. Vero trascinatore dei suoi, un infortunio contro il Belgio ha reso in salita la fase decisiva del suo Mondiale. Ma le sue imprese rimarranno nella memoria albiceleste.
Gonzalo Higuain. Non è stato, fin qui, il solito Pipita. Ma la gemma contro il Belgio è stata decisiva. E ora l'Argentina lo attende nella notte più importante.
Mats Hummels. Non solo uno spilungone al centro della difesa. Uno dei pochi portabandiera del Borussia in una nazionale Bayern-centrica ha dimostrato di saper fare tutto. Anche segnare due gol.
Miroslav Klose. Una sola parola: leggendario. L'unico reduce della finale di Yokohama 2002 ha già vinto il suo Mondiale: con due reti ha superato il record di tutti i tempi di Ronaldo.
Manuel Neuer. Senza dubbi il migliore al mondo nel suo ruolo. Contro l'Algeria è stato... il difensore tedesco più efficace, la parata contro Benzema lascia ancora a bocca aperta.
Thomas Muller. Volto simbolo di questa Germania, il suo Mondiale è stato strepitoso. Una vittoria, magari con l'ennesimo gol personale, lo renderebbe il miglior giocatore del Pianeta.
Toni Kroos. A secco per due terzi di Mondiale, si è sbloccato contro il Brasile. Il momento giusto per entrare nella storia del suo Paese...
Ezequel Garay. Se la retroguardia albiceleste ha sbandato decisamente meno rispetto alla tradizione il merito è soprattutto suo.
Philipp Lahm. Ormai monumento del calcio teutonico, è il capitano coraggioso di questo gruppo di campioncini che faranno parlare di loro. Rappresenta la continuità del movimento.
Mesut Ozil. Uno dei big della rosa di Loew, ha regalato tanta sostanza e pochi squilli. Uno dei quali fondamentale per vincere la partita più difficile dei tedeschi fin qui: quella contro l'Algeria.
Ezequiel Lavezzi. Manca ancora un suo exploit a Brasile 2014, dove ha guadagnato una maglia da titolare per i problemi di Aguero. Il Maracanà potrebbe rivelarsi il teatro più indicato.