A un passo dal baratro l’Argentina si riscopre viva e accede agli ottavi di finale del Mondiale all’ultimo respiro. La gara-spareggio contro la Nigeria finisce 2-1 e si accoppia al successo della Croazia, che fa tre su tre stroncando i sogni dell’Islanda, cui sarebbe bastato vincere per accedere agli ottavi anche di fronte al successo di Messi e compagni. Dopo i giorni infernali della rivolta contro Sampaoli e della minaccia di autogestione, è cambiato tanto nella formazione dell’Albiceleste, ma ben poco a livello di gioco. Con Higuain al fianco di Messi la produzione offensiva non è aumentata, così per evitare di sprofondare è servita la prodezza di un gregario, Marco Rojo, che s’inventa un tiro al volo a tre minuti dalla fine su cross di Pavon.
Una magia che spegne il sogno della Nigeria, incapace di gestire il momento di difficoltà dell’Argentina che, trovato il vantaggio con un gran gol di Messi, geniale al 15′ nello stroppare il pallone, portarselo avanti con il sinistro per poi chiudere con il destro incrociato, non era andata oltre un palo dello stesso numero 10 al 35’. In avvio di ripresa il black out collettivo: ingenua trattenuta di Mascherano su Balogun, rigore contestato, ma trasformato con freddezza da Moses. A questo punto l’Argentina torna a far vedere i propri limiti soprattutto a livello temperamentale, con tante giocate individuali e poco gioco. Sampaoli rovescia in campo attaccanti, ma è graziato dall’errore sottoporta di Ighalo e da un rigore non concesso per un fallo di mano, involontario, di Rojo, diventato poco dopo l’uomo del destino. Ora l’Argentina è attesa dalla Francia nel primo ottavo di finale di sabato 30 alle 16 a Kazan.