Max Biaggi un un’intervista al Corriere dello Sport parla del suo rivale di sempre Valentino Rossi, in testa al Mondiale di MotoGp: “Rossi sta andando molto forte e recentemente mi ha fatto molto piacere che abbia detto che le sfide più belle le ha fatte con me. E’ stata una bella rivalità ed un poco mi manca. Oggi non ce n’è una eguale. Il suo nemico vero non è né Marquez né Viñales: è il tempo”.
A 42 anni il Corsaro ha centrato un podio nel mondiale Superbike: “Una età fissa per smettere in questo sport non esiste, il motociclista non è un centometrista che vive di esplosività muscolare. Anche se serve anche quella. Per me quell’ultimo podio a Sepang a 42 anni nel mondiale Superbike fu una scommessa vinta, ma incontrai più difficoltà di quanto mi sarei aspettato. Quali? Fu difficile recuperare certi automatismi, ma soprattutto la testa pensava ma il corpo non rispondeva esattamente come mi sarei aspettato. La velocità…è velocità, così quando pensi di portare la ruota davanti esattamente su una traiettoria e la manchi magari anche di pochi centimetri sono centesimi e decimi di secondi che perdi. Poi, certo, un po’ li recuperi nel corso della gara con l’esperienza, ma non tutti. Ricordo che allora pensai che solo un paio di anni prima mi sembrava che tutto accadesse più lentamente”.
Rossi, a 38 anni, non sembra ancora giunto a quel punto della carriera: “No, la sua fortuna è che non si è mai fermato”.
Biaggi è pronto a debuttore come team manager in Moto3 nel campionato italiano: “Il problema principale è trovare le risorse economiche e, quantomeno all’inizio non bisogna pensare al guadagno. Le corse per il momento sono un investimento. Mi auguro di trovare presto un pilotino che faccia la differenza. E’ difficile prevedere la nascita di un campione. Il mio Davide Baldini è un cucciolo di 14 anni, ma ha un grande coraggio”.