Il dottor Claudio Costa, dopo il grave infortunio di Valentino Rossi, ha incoraggiato così il numero 46, dimesso dall’Ospedale Le Torrette di Ancona nella giornata di sabato.
“Valentino Rossi si è fratturato tibia e perone mentre si allenava per tentare la scalata al decimo titolo mondiale contro rivali irriducibili.
Stava disputando una stagione formidabile, trattenendo per incanto una giovinezza agonistica fantastica. Un anno mitico, una storia mitica.
Ma allora perché gli dei gli sono mostrati nemici?
Quando ero giovane medico del Motomondiale rispondevo: per invidia. Il dolore della disgrazia mi convinceva a pronunciare questa risposta sacrilega. Oggi il dolore è sempre atroce, ma la risposta è diversa.
Gli dei hanno scaraventato il grande Vale in un abisso di dolore, lo hanno inchiodato con gelidi ferri a una croce insopportabile, ma con la promessa di risorgere più grande di prima.
Caro Vale, ti vedremo presto sulla tua moto, non solo per il talento dei chirurghi, ma principalmente per l’aiuto delle divinità che abitano fedeli nel tuo cuore. Aragon dopo Misano, Motegi in Giappone saranno il teatro della tua possibile resurrezione.
In questa sorprendente meraviglia sarai tu, Valentino, eroe di tutti, il vincitore del Mondiale”.